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Buon martedì,
Ti sei mai chiesto perché un’azienda che fattura “solo” un milione di euro sia già dotata di organigramma, budget, responsabili di funzione e procedure codificate, mentre patrimoni privati di pari – o maggiore – entità vengano spesso amministrati in modo frammentario e poco efficiente?
Mettiamoci nei panni dell’amministratore di un’impresa da 5 milioni di euro di fatturato: percepisce un compenso proporzionato ai risultati e coordina un team di figure tecniche e manageriali. Ora ipotizza che lo stesso imprenditore disponga anche di un patrimonio personale di 5 milioni di euro, articolato fra asset mobiliari, immobiliari e partecipazioni aziendali. A tutti gli effetti si tratta di una “piccola azienda” capace di generare rendimenti rilevanti.
Eppure, nella maggior parte dei casi, questo patrimonio viene gestito in modo disperso e disorganico: conti correnti non consolidati, portafogli bancari scoordinati, polizze costose, costi occulti, rischi non monitorati e assenza di una visione strategica complessiva.
Perché non applicare la stessa disciplina e gli stessi strumenti di governo impiegati quotidianamente per creare valore nell’azienda anche al patrimonio personale?
Le ragioni sono note: mancanza di tempo, di competenze dedicate e – soprattutto – di consapevolezza dei benefici economici che una gestione strutturata può generare.
Ed è qui che nasce il Family Office.
Un vero e proprio centro di controllo, progettato per governare il patrimonio con la logica di un’impresa, assicurare coerenza fra gli obiettivi familiari e quelli finanziari e proteggere la ricchezza dalle inefficienze e dai rischi. Ne parliamo nel nostro articolo «La struttura aziendale per il tuo patrimonio complesso: il modello family office».
Con una pianificazione strategica chiara e l’assistenza di professionisti dedicati, è possibile trasformare il tuo patrimonio da un insieme di risorse frammentate in un vero e proprio motore di crescita e protezione della ricchezza familiare.